L'aria si fece pesante, satura di etere divenne difficile da respirare.
I due incantesimi si scontrarono e l'onda d'urto spazzò via polveri e detriti per decine di metri nell'area. L'attrito tra le due forze che spingevano l'una contro l'altra causò una pioggia di scintille e scariche elettriche.
Lo sforzo per il mantenimento della magia era ben visibile sul volto di Alea, rigato dal sudore.
Periya invece sembrava non averne risentito affatto.
"Ti vedo stanca Gattina, eppure dopo tutte quelle parole mi sarei aspettato di più!"
Il Pallikal rilasciò quindi maggiore energia, ed il drago di fuoco iniziò a spingere più forte contro la sfera, facendola indietreggiare lentamente.
Alea non batté ciglio, rimanendo immobile nel punto in cui si trovava.
"Finiamola con questa perdita di tempo, non puoi nulla contro un Dio!"
E sfruttando tutta l'energia rimasta Periya impresse ancora maggiore forza al drago.
Un ghigno soddisfatto apparve sul volto della Bekku.
"Ben fatto!" Disse, senza aggiungere nulla.
Sollevando la sua staffa in direzione della sfera e roteandola in senso antiorario due volte, ne sbatté il calcio al suolo.
I simboli magici precedentemente impressi, iniziarono ad illuminarsi, moltiplicandosi a vista d'occhio, fino a coprire un'area circolare di una decina di metri di raggio.
Il Pallikal si guardò intorno, cercando di capire cosa stesse accadendo. Ritornò tuttavia a concentrarsi sulla sua magia.
"Credi forse di riuscire a distrarmi con un paio di lucette? Ci vuole ben altro per farmi perdere l'incantesimo!"
Alea non rispose, ma assunse una posa più rilassata, il rituale era completo e non necessitava più della sua energia.
Nel mentre il drago di fuoco continuava la sua avanzata, spingendo la sfera sopra la testa della Bekku, nel punto centrale dell'area, e proprio quando sembrava fosse ormai la fine, fasci di luce viola si alzarono da ogni glifo.
La sfera cominciò a contorcersi e a roteare, mutando la sua forma fino a diventare ovale. Un'enorme bocca demoniaca apparve sulla superficie, ed una densa nebbia violacea iniziò a fuoriuscirne. I fasci di luce si tramutarono in catene di energia che legarono e bloccarono l'enorme bestia di fuoco ed il Pallikal.
"Cosa... che sta succedendo?" Chiese gridando Periya in preda al panico.
"Sodras, guardiano, il cielo fai offuscare
Apri il portale, che fa ad Ures approdare,
con catene di luce il moto proibisci
del mio nemico la libertà abolisci,
quando le fauci di tenebra vai a spalancare,
la violacea nebbia il corpo fa ansare,
senza via di ritorno l'anima digerisci,
nella terra eterna il destino bandisci."
"Impossibile! Quella è... è solo una leggenda!" Il Pallikal si dimenava nel tentativo di liberarsi dalle catene, ma senza alcun successo.
Improvvisamente la nebbia smise di fuoriuscire dalla bocca, rimanendo confinata nell'area delimitata dalle rune. Le fauci si aprirono ancora di più ed un portale apparve al loro interno. Con forza inaudita iniziarono a risucchiare ogni cosa.
Il drago fu assorbito in un turbinio di vento e fiamme, mentre Periya tentò disperatamente di aggrapparsi al suolo, ma i suoi sforzi furono vani ed infine anche lui venne trascinato via, sparendo in quel buco verso un'altra dimensione dalla quale non avrebbe più fatto ritorno.
Quando tutta la nebbia fu finalmente inghiottita, le fauci si richiusero e la sfera collassò su se stessa, svanendo nel nulla.
Alea era rimasta sola nell'ampio spazio, nel più totale silenzio. Passarono pochi secondi e stremata si accasciò al suolo.
"Questa è la prima ed ultima volta che evoco un semidio..." disse ad alta voce sorridendo, prima di perdere i sensi.
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