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sabato 8 novembre 2014

Cronache di Leggende Perdute - XIX

I rumori della battaglia echeggiavano nell'enorme piazzale in cui si era fermata la carovana.
Le fiamme dei falò potenziate dalla presenza degli elementali del fuoco illuminavano abbondantemente l'area altrimenti oscura.
I Pallikal attacavano sui due fronti, arrivati da entrambi i lati del canyon, e il gruppo di mercenari faticava per non perdere terreno.
"Voi con asce e lance, seguitemi! Dobbiamo abbattere quella linea di scudi!"
Yarost' come una furia brandiva la sua enorme ascia bipenne, troppo grande per qualsiasi umano, caricando le linee nemiche e falciando ad uno ad uno tutte le lucertole che tentassero di pararglisi d'innanzi.
Improvvisamente un forte boato scosse il suolo, fumo e fiamme si levarono al cielo, la retroguardia della carovana spazzata via dall'onda d'urto.
Un Pallikal più grande rispetto agli altri aveva scagliato l'incantesimo, un'enorme sfera di fuoco che al contatto con il suolo aveva causato la potente esplosione.
Lo Sthula si girò per osservare la situazione.
"Periya Palli! Dannazione! Abbiamo l'intero clan delle Ceneri addosso!"
Il nome era famoso in tutta Samuha, il capoclan delle Ceneri Ignee, solo morte, distruzione ed uno spesso strato di cenere rimaneva del suo passaggio.
"Presto, correte a rinforzare la retrovia! A questi ci penso io!" Urlò ai pochi uomini con gli scudi rimasti, appena prima di lanciarsi nuovamente all'assalto. Un gruppo di Pallikal distaccatosi dal resto tentò di intercettare i guerrieri, ma furono bloccati sul cammino da una pioggia di frecce dalla scia iridescente.
"Perché non ve la prendete con qualcuno del vostro calibro?" Gridò Alea provocando gli uomini lucertola, con lo sguardo poi intimò ai mercenari di proseguire.
La risposta dei Pallikal non si fece attendere ed immediatamente caricarono la Bekku, che senza troppi complimenti balzò all'indietro, scagliando un'altra pioggia di frecce sui suoi avversari. La carica durò ben poco sotto il feroce attacco potenziato dall'etere.
Yarost' continuava ad attaccare, e con i suoi colpi incessanti gli assalitori caddero uno dopo l'altro, i pochi rimasti decisero di abbandonare la zona e sparpagliandosi raggiunsero l'armata che assaliva la retrovia.
"Bene, se non altro adesso abbiamo solo un fronte di cui preoccuparci." Il grosso Sthula ordinò ai pochi mercenari rimasti con lui di andare ad aiutare gli altri combattenti, prima di cadere in ginocchio. Nello scontro era stato ferito ad un fianco e la ferita si era allargata combattendo.
Una lieve luce azzurra come una nube di vapore lo avvolse improvvisamente, curando parzialmente le sue ferite.
"Potrai ringraziarmi dopo, adesso pensa ad arrivare da un curatore, per ora più di così non posso fare." Disse Alea che nel mentre lo aveva raggiunto.
"E chi l'avrebbe mai detto, l'avventuriera si rivela essere piena di risorse... e più affidabile di questo branco di incapaci." Rispose Yarost' ghignando, ma il suo ghigno fu interrotto da una fitta di dolore.
"Al posto tuo risparmierei le energie, ti serviranno per il prossimo scontro" E volgendo lo sguardo verso Periya continuò "Credo che questa volta dovrò andarci giù pesante." Detto ciò Alea portò la mano al ciondolo che si illuminò, pronto a modificare ancora una volta il suo equipaggiamento.

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