Il portale si richiuse dietro di Alea con un tonfo sordo, al suo posto solo la piccola gemma ancora fluttuante al di sopra del letto.
La calda luce che emanava le era mancata.
Si sedette al piccolo scrittoio, ripensando ai momenti passati a Rohe e alle parole di Al. Il suo passato sarebbe tornato alla memoria solo nel momento opportuno. Ma quando? Quanto ancora avrebbe dovuto attendere prima che tutto le fosse rivelato?
Aspettare restando con le mani in mano non era da lei ma non avendo altre alternative, Alea decise di trovare qualcosa con cui occupare il tempo.
Uscì dalla sua stanza, dirigendosi vero la sala centrale della Gilda. Le bacheche erano come al solito piene di incarichi da parte di cittadini ed organizzazioni.
Alea diede uno sguardo alle varie inserzioni, non ne trovò tuttavia nessuna degna di nota. Si sedette quindi al bancone con aria sconsolata.
"Aaah... neanche un lavoro degno di nota. Da una città così grande mi aspettavo di più."
Disse poggiando la testa sul bancone.
"Oh tesoro, non è da te abbatterti in questo modo. Di alla cara vecchia Lelei cosa ti assilla!"
Dall'altro lato del banco la piccola Babama, proprietaria della sede locale della gilda nonché capo della divisione di Malkia'Wa, sorrideva calorosamente.
Il suo aspetto giovanile, tipico dei Babama, tradiva in realtà la sua età avanzata. Lelei si era presa cura di Alea in passato quando, poco dopo essere stata ritrovata sulle spiagge della lontana Grad Mor, aveva deciso di entrare a far parte della gilda.
"Lelei, sono arrivata ad un punto morto nella mia ricerca... Ero così vicina a scoprire la verità ed ora non posso più proseguire."
Rispose Alea con aria sconsolata, nascondendo il viso tra le braccia.
"Tesoro, in passato ti è capitato diverse volte di arrivare a quello che credevi essere il capolinea, ma senza perderti d'animo hai iniziato a seguire delle strade differenti." La piccola Babama parlava mentre trafficava dietro al bancone, intenta a preparare una delle sue speciali tisane aromatiche.
"Perché non ti prendi una piccola pausa? Chi lo sa, magari facendo un giro per la città potresti imbatteti in qualche nuovo indizio!" Disse porgendole una tazza fumante.
Alea sorseggiò la bevanda, il suo calore e l'aroma fragrante le permisero di rilassarsi un po'.
"Dimmi Lelei..." chiese la Bekku con aria molto seria.
"Cosa posso fare per te tesoro?"
"Non è che avresti anche uno di quei rotolini alla cannella che mi piacciono tanto?"
Dopo qualche istante di silenzio, entrambe scoppiarono a ridere.
"Vado a prendertene uno, aspetta qui." La piccola Babama si allontanò dal bancone per andare in cucina.
Un foglio appeso ad una delle colonne del bancone, smosso dalla corrente, colpì l'occhio di Alea. Si trattava di un vecchio volantino per l'apertura del Museo dell'Etere, il punto focale della mostra sembrava essere la collezione di gemme di risonanza appartenute ai grandi condottieri del passato.
"Oh, questo sembra essere interessante, chissà se il museo è ancora aperto, questo volantino è di almeno dieci anni fa."
"Per essere aperto è aperto." Lelei appoggiò sul bancone un piattino con 3 rotolini alla cannella.
"Anche se ormai non credo abbiano più visitatori, visto che sempre più gente ha una gemma. Sarà per via dell'aumento dei cristalli?" Si girò prendendo una nuova tazza e versandoci la tisana precedentemente preparata.
"O beh, poco importa. Comunque dovresti andarci, pare ci sia una gemma simile alla tua, oltre a quella custodita a Pamai c'è anche questa... ma dove?"
Quando rialzò gli occhi, Alea salutava dalla porta d'uscita con la mano e le guance visibilmente gonfie di dolcetti, la sua prossima destinazione era chiara.
La calda luce che emanava le era mancata.
Si sedette al piccolo scrittoio, ripensando ai momenti passati a Rohe e alle parole di Al. Il suo passato sarebbe tornato alla memoria solo nel momento opportuno. Ma quando? Quanto ancora avrebbe dovuto attendere prima che tutto le fosse rivelato?
Aspettare restando con le mani in mano non era da lei ma non avendo altre alternative, Alea decise di trovare qualcosa con cui occupare il tempo.
Uscì dalla sua stanza, dirigendosi vero la sala centrale della Gilda. Le bacheche erano come al solito piene di incarichi da parte di cittadini ed organizzazioni.
Alea diede uno sguardo alle varie inserzioni, non ne trovò tuttavia nessuna degna di nota. Si sedette quindi al bancone con aria sconsolata.
"Aaah... neanche un lavoro degno di nota. Da una città così grande mi aspettavo di più."
Disse poggiando la testa sul bancone.
"Oh tesoro, non è da te abbatterti in questo modo. Di alla cara vecchia Lelei cosa ti assilla!"
Dall'altro lato del banco la piccola Babama, proprietaria della sede locale della gilda nonché capo della divisione di Malkia'Wa, sorrideva calorosamente.
Il suo aspetto giovanile, tipico dei Babama, tradiva in realtà la sua età avanzata. Lelei si era presa cura di Alea in passato quando, poco dopo essere stata ritrovata sulle spiagge della lontana Grad Mor, aveva deciso di entrare a far parte della gilda.
"Lelei, sono arrivata ad un punto morto nella mia ricerca... Ero così vicina a scoprire la verità ed ora non posso più proseguire."
Rispose Alea con aria sconsolata, nascondendo il viso tra le braccia.
"Tesoro, in passato ti è capitato diverse volte di arrivare a quello che credevi essere il capolinea, ma senza perderti d'animo hai iniziato a seguire delle strade differenti." La piccola Babama parlava mentre trafficava dietro al bancone, intenta a preparare una delle sue speciali tisane aromatiche.
"Perché non ti prendi una piccola pausa? Chi lo sa, magari facendo un giro per la città potresti imbatteti in qualche nuovo indizio!" Disse porgendole una tazza fumante.
Alea sorseggiò la bevanda, il suo calore e l'aroma fragrante le permisero di rilassarsi un po'.
"Dimmi Lelei..." chiese la Bekku con aria molto seria.
"Cosa posso fare per te tesoro?"
"Non è che avresti anche uno di quei rotolini alla cannella che mi piacciono tanto?"
Dopo qualche istante di silenzio, entrambe scoppiarono a ridere.
"Vado a prendertene uno, aspetta qui." La piccola Babama si allontanò dal bancone per andare in cucina.
Un foglio appeso ad una delle colonne del bancone, smosso dalla corrente, colpì l'occhio di Alea. Si trattava di un vecchio volantino per l'apertura del Museo dell'Etere, il punto focale della mostra sembrava essere la collezione di gemme di risonanza appartenute ai grandi condottieri del passato.
"Oh, questo sembra essere interessante, chissà se il museo è ancora aperto, questo volantino è di almeno dieci anni fa."
"Per essere aperto è aperto." Lelei appoggiò sul bancone un piattino con 3 rotolini alla cannella.
"Anche se ormai non credo abbiano più visitatori, visto che sempre più gente ha una gemma. Sarà per via dell'aumento dei cristalli?" Si girò prendendo una nuova tazza e versandoci la tisana precedentemente preparata.
"O beh, poco importa. Comunque dovresti andarci, pare ci sia una gemma simile alla tua, oltre a quella custodita a Pamai c'è anche questa... ma dove?"
Quando rialzò gli occhi, Alea salutava dalla porta d'uscita con la mano e le guance visibilmente gonfie di dolcetti, la sua prossima destinazione era chiara.
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