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sabato 17 gennaio 2015

Cronache di Leggende Perdute - XXV

"Al! Stai bene? Rispondimi!" Gridò Alea nella voragine, ma non ricevette alcuna risposta.
"Dannazione!"
Con la scarsa illuminazione nella costruzione non era possibile capire quanto fosse profondo il buco, alla Bekku non rimaneva altra opzione se non quella di buttarsi e sperare nel meglio.
Utilizzando la gemma per materializzare degli artigli da combattimento, Alea si lanciò nel vuoto, sfruttando le armi per scivolare lungo la parete della voragine.
La discesa fu lunga e più volte costrinse la Bekku a saltare di parete in parete.
Giunta sul fondo si guardò intorno, cercando la piccola che però non era in vista. Il tunnel tuttavia sembrava proseguire ed in lontananza era possibile scorgere una fioca luce azzurra.
Alea camminò lungo il corridoio facendo molta attenzione, il suono delle onde marine proveniva dall'uscita e mano a mano si faceva sempre più forte.
Dopo pochi minuti la Bekku raggiunse il capo opposto del corridoio, lo spettacolo che le si parò davanti era unico.
Un'enorme caverna cristallina si estendeva a perdita d'occhio, illuminata dal sole che filtrava attraverso la superficie del mare e che si rifletteva tra i numerosi prismi che adornavano le pareti.
Il suono delle onde proveniva direttamente dall'oceano e da quel soffitto di cristallo che lo sorreggeva.
Al era più avanti, vicina ad un piedistallo posto su una alta colonna nel mezzo della caverna. Raggiungerlo però sembrava impossibile, circondato dall'acqua salmastra e senza alcun lembo di terra che gli si avvicinasse.
"Cosa fai laggiù Al? Torniamo alle rovine, dobbiamo ancora trovare le informazioni che stiamo cercando!"
"Aspetta, ho trovato il frammento dell'arma ma non riesco a prenderlo, c'è una barriera."
Alea camminò in direzione del piedistallo per cercare di vedere meglio, fermandosi dove la strada terminava.
La terra iniziò improvvisamente a tremare, piano piano sempre più forte, ed una scalinata risalì da sotto l'acqua fino a raggiungere il piedistallo.
"E io che credevo di averle viste tutte..." Commentò la Bekku sbalordita, iniziando tuttavia a salire le scale.
Giunta in cima potè finalmente osservare la gemma da vicino.
Il piedistallo su cui fluttuava era circondato da una barriera completamente trasparente, che si mostrava solo quando toccata.
"Guarda!" Disse Al indicando il bordo del piedistallo.
I caratteri della lingua Ilbechin erano apparsi sul fregio del sostegno.
"Unisci ciò che i prismi dividono, solo così dissolverai la luce." Lesse Al ad alta voce.
"Criptico come al solito." Rispose Alea stringendosi nelle spalle ed iniziandosi a guardare intorno.
"Cosa stai cercando?" Chiese incuriosita la piccola.
"Qualcosa che risalti all'occhio, siamo in una caverna piena di cristalli, prismi di certo non ne mancano."
Entrambe si incamminarono più a fondo nella caverna, osservando ogni parete e cristallo nella speranza di comprendere qualcosa in più sull'indovinello.
Dopo averne fatto il giro completo, entrambe tornarono al piedistallo.
"Ah, non ce la faccio più, è tutto il giorno che cammino. Ed ho anche fame, che ore saranno?"
"Dall'altezza del sole direi mezzo giorno." Rispose Al indicando il soffitto trasparente.
Alea osservò in alto ammirando i giochi di luce creati dall'acqua.
"Aspetta! Ho capito!" Disse saltando in piedi e continuando a seguire i fasci luminosi con gli occhi.
"Da questa parte!" Camminò verso la parete fino a raggiungere un cristallo particolarmente grande.
"Proprio come sospettavo, osserva." Disse indicando il terreno.
Attraversando il cristallo, la luce del sole creava a terra un gioco di colori.
"Uhm... hai scoperto adesso che la luce viene divisa quando attraversa un prisma?"
"No, ma non era questo che volevo farti notare" Rispose Alea applicando forza sul cristallo.
"Questo pezzo di vetro ruota su se stesso a differenza degli altri." Continuò a ruotarlo facendogli cambiare posizione fin quando un fascio di luce verde non arrivò a colpire la barriera.
"Devono essercene degli altri così, forza, andiamo a cercarli."
Le due Bekku si divisero andando in direzioni opposte, in pochi minuti trovarono altri due cristalli e fasci di luce blu e rossi colpirono la barriera che si dissolse.
Entrambe tornarono al frammento che da solo si animò, andandosi a fondere con la gemma di risonanza.
"Bene, anche questa è fatta, ora dobbiamo solo..." Alea si interruppe bruscamente, fermata da un dolore lancinante al petto, proprio dove la gemma poggiava. Tentò invano di allontanare la pietra dal corpo ma le sue braccia erano intorpidite e non riusciva a muoverle. Al le corse vicino dicendo qualcosa ma la Bekku non riusciva a sentirla, poi, sopraffatta dal dolore si accasciò al suolo perdendo i sensi.

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