Visualizzazioni totali

domenica 11 gennaio 2015

Cronache di Leggende Perdute - XXIV

"Jörmungandr... una bestia divina..." Pensò Alea ad alta voce, sdraiata sul letto della stanza degli ospiti, rimirando il soffitto.
"Chi mai potrebbe averlo risvegliato?" Chiese Al.
"Non ne ho idea, ma di certo non posso fermare da sola un essere così potente, non basterebbe un esercito intero."
Per diversi minuti Alea rimase pensierosa, cercando di trovare un modo per poter sconfiggere la bestia, ma senza alcun risultato.
"Beh, non ha senso scervellarcisi ora, comunque non si tratta di una cosa risolvibile alla svelta. Meglio dormirci su." Disse chiudendo gli occhi.
Il mattino seguente arrivò velocemente ed alle prime luci dell'alba la Bekku era già in piedi. Affacciata alla finestra scrutava il cielo, nuvole minacciose dall'orizzonte si avvicinavano lentamente.
Alea richiuse la finestra, cambiò abito e si diresse verso la porta.
"Dove stai andando?" Chiese Al.
"Siamo venute fin qui per un motivo no? Si va alle rovine di Ger'y Mor!"
"E per Jörmungandr? Cosa facciamo?"
"Secondo alcune leggende la città fu attaccata da quel mostro, magari possiamo trovare qualche informazione utile."
Senza perdere altro tempo, le due Bekku si incamminarono verso le porte della città. Mercanti e pescatori continuavano le loro vite quotidiane, del tutto ignari del pericolo che incombeva sulla loro tranquillità. Il risveglio della Bestia non era stato reso pubblico per evitare il diffondersi del panico.
In pochi minuti Alea raggiunse i verdi prati che si estendevano a perdita d'occhio, il vento che agitava dolcemente i fili d'erba trasportava con se l'aria salmastra ed il suo odore corroborante.
Stiracchiandosi, la Bekku si rivolse ad Al.
"Bene, la nostra destinazione non è molto lontana, ci basterà seguire la costa verso sud, in mezz'ora al massimo saremo alle rovine."
La piccola annuì e tornò all'interno della gemma.
Le rovine furono raggiunte in fretta e proprio come per Thi'Saiuaela, alcune guardie stazionavano al loro ingresso.
Alea raggiunse in fretta il posto di blocco e come da prassi mostrò la propria gemma per poter entrare. La lunga scalinata che scendeva nel sottosuolo era ancora in buono stato nonostante il passaggio dei secoli, e i cristalli sulle mura risplendevano ancora carichi di energia.
Giunta in fondo alla scalinata, Alea non poté fare a meno di notare la piazza centrale, con il suo cristallo che risplendeva illuminando a giorno tutto il sottosuolo. Sebbene fosse di dimensioni minori rispetto a quello visto a Thi'Saiuela, questo sembrava irradiare una luce calda e benevola.
"Mi aspettavo di trovare una città distrutta, questa sembra invece ancora abitabile." Disse tra se e se.
"Sento la gemma, è qui da qualche parte, ma l'energia del cristallo fa da schermo. Non riesco a capire esattamente dove si trova." Disse Al.
"Non ci resta altro che cercare in giro allora."
Il silenzio profondo rendeva il posto surreale, specialmente visto il buono stato degli edifici. Le botteghe erano completamente vuote, tutte le casse erano state scoperchiate ormai da tempo e nulla di utile sembrava essere rimasto in vista, le case ed i palazzi abbandonati erano come scheletri nel deserto, completamente spogli e privati di ogni cosa.
"Ci stiamo avvicinando." Disse improvvisamente Al, uscendo dalla gemma e camminando in direzione di una piccola palazzina che sembrava non aver preso bene il passare degli anni.
"Fa attenzione, mi sembra pericolante"
L'interno del palazzo era spoglio, come tutti gli altri, sebbene rimanevano in piedi ancora alcuni scaffali sui quali erano riposti dei libri consunti ed ormai illegibili.
"Chissà se tra questi libri ce ne fosse qualcuno con informazioni su Jörmungandr." Chiese Alea.
"Dubito lo scopriremo mai." Rispose Al fermandosi improvvisamente.
"Aspetta, fa silenzio." Disse, e protese le orecchie in avanti.
Uno strano suono metallico proveniva dalla parete opposta della stanza, Al fece qualche passo in quella direzione per senitre meglio, fino a raggiungere il muro.
"Ho già sentito questo rumore..." Non fece tuttavia in tempo a finire la frase.
Una voragine si aprì nel pavimento, facendo cadere la piccola Bekku nel buio più profondo.

Nessun commento:

Posta un commento